Cristina Cannistrà: «Chiarimenti sul trasferimento dei dipendenti comunali all’interno dei dipartimenti»

La consigliera comunale del M5s chiede la presenza in VIII Commissione del segretario generale Rossana Carrubba e cita il caso emblematico di Enrica Carnazza, spostata all’anagrafe di quartiere dopo oltre 20 anni in prima linea per la crescita culturale di Messina

MESSINA. «In questi primi due anni di amministrazione De Luca abbiamo assistito a un progressivo e inequivocabile impoverimento artistico e culturale della città, a fronte di una programmazione pressoché inesistente e scelte piuttosto controverse. I risultati sono gli occhi di tutti, fra sagre improvvisate, concerti neomelodici ed eventi di dubbio gusto e valore. In questo desolante scenario, desta molta preoccupazione il recente e al momento incomprensibile trasferimento all’anagrafe di quartiere della responsabile dell’Ufficio Film Commission e del Gai (Giovani Artisti Italiani) Enrica Carnazza, una professionista che da oltre vent’anni è in prima linea per la crescita culturale di Messina. Basti pensare al progetto Distrart, a Gemine Muse e alle numerose altre iniziative che nel corso del tempo hanno regalato arte e bellezza alla città, valorizzando per di più il lavoro e la competenza dei giovani artisti locali». Così, in una nota, la consigliera comunale del M5s Cristina Cannistrà, che chiede chiarimenti all’Amministrazione sulle modalità di spostamento dei dipendenti comunali, sui trasferimenti all’interno dei dipartimenti, sul personale non ancora destinato a seguito del Decentramento amministrativo e sul nuovo organigramma messo in atto dalla segretaria generale del Comune di Messina Rossana Carrubba.

Numerosi i quesiti posti dalla consigliera, che si interroga sulle ripercussioni degli spostamenti nei vari dipartimenti e sulla possibilità degli stessi di poter erogare i servizi di pertinenza: «Alla luce del nuovo funzionigramma voluto dall’Amministrazione e dei vari trasferimenti in atto – commenta – è doveroso capire il perché di queste scelte e come influiranno sul raggiungimento degli obiettivi gestionali per il 2020. In particolare, è necessario appurare se il numero dei dipendenti “in uscita” corrisponda a quelli “in entrata”, se siano state tenute in conto le categorie contrattuali – ma anche le esperienze e competenze individuali, come nel caso di Enrica Carnazza – e se i cambiamenti previsti non determinino uno squilibrio tra il personale in carico e i servizi da svolgere».

Argomenti che saranno affrontati in Aula nel corso della VIII Commissione in un confronto con il segretario generale, la cui presenza è stata sollecitata dall’esponente del M5s per far chiarezza sulle modalità e i criteri adottati per il nuovo organigramma.